I BTP Italia sono Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana, emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono un’opzione interessante per chi desidera un investimento a basso rischio, con la possibilità di proteggersi dall’inflazione.
Abbiamo già scritto delle considerazioni sui classici BOT a corta scadenza e BTP a medio-lunga scadenza, in questo caso non si tratta di un prodotto a cedola fissa ma variabile, quindi più difficile da valutare, ideale soprattutto se si prevodono anni con inflazione medio-alta come gli ultimi 2/3 appena passati, considerando che non dipende come dicono i media mainstream da guerre, aumento delle materie prime, speculazione ecc, ma è soprattutto di origine monetaria, quindi legata alle politiche espansionistiche delle banche centrali, e alle decisioni sui tassi d’interesse.
Cosa sono i BTP Italia e quanto rendono
I BTP Italia sono titoli di stato con una durata variabile emessi dal Tesoro italiano e destinati esclusivamente agli investitori retail. A differenza dei BTP tradizionali, i BTP Italia offrono un rendimento legato all’inflazione, che può essere più vantaggioso per gli investitori in un contesto di aumento dei prezzi come quello che abbiamo avuto negli ultimi anni nel nostro paese. Emissione: I BTP Italia sono emessi periodicamente con diverse scadenze, tipicamente da 4 a 5 anni e anche oltre, quello più lungo scadrà nel 2030.
Il rendimento dei BTP Italia è composto da due parti: un tasso di interesse fisso e un’indicizzazione all’inflazione.
Questo significa che il rendimento dei BTP Italia può aumentare o diminuire a seconda delle variazioni dell’inflazione
- Cedola fissa: un tasso di interesse annuale predeterminato, pagato ogni sei mesi.
- Indice ISTAT: un premio legato all’inflazione italiana, calcolato sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie operaie e impiegatizie (FOI).
- Rimborso: alla scadenza del titolo, il Tesoro rimborsa il capitale iniziale investito più il premio indicizzato all’inflazione.
Il calcolo delle cedole è abbastanza complesso sul sito del ministero c’è una lunga spiegazione tecnica, chi vuole saltarla può leggere le prossime cedole attese per tutti i BTP Italia aggiornati a questa pagina, per rendersi conto di come è stato recepito l’indice d’inflazione.
Elenco di quelli ancora in circolazione con scadenza, codice ISIN e rendimento fisso:
- BTP ITALIA 2016/2024 11/04 0,40% IND IT0005174906 (CUM IT0005174898)
- BTP ITALIA 2016/2024 24/10 0,35% IND IT0005217770 (CUM IT0005217762)
- BTP ITALIA 2020/2025 26/05 1,40% IND IT0005410912 (CUM IT0005410904)
- BTP ITALIA 2018/2026 21/05 0,55% IND IT0005332835 (CUM IT0005332827)
- BTP ITALIA 2019/2027 28/10 0,65% IND IT0005388175 (CUM IT0005388167)
- BTP ITALIA 2023/2028 14/03 2,00% IND IT0005532715 (CUM IT0005532715)
- BTP ITALIA 2022/2028 22/11 1,60% IND IT0005517195 (CUM IT0005517187)
- BTP ITALIA 2022/2030 28/06 1,60% IND IT0005497000 (CUM IT0005496994)
Vantaggi dei BTP Italia
Perché possono essere una scelta interessante per gli investitori?
- I BTP possono rappresentare una fonte di reddito stabile e prevedibile
- Maggiore rendimento rispetto ai tradizionali BTP, soprattutto in fasi di alta inflazione
- Copertura inflazionistica: tutelano il potere d’acquisto del capitale
- Sono adatti a investitori con un orizzonte temporale medio-lungo
Rischi associati ai BTP Italia
- Il rischio di default dello Stato italiano, sebbene basso, non è nullo ma classificato come BBB
- Il rischio di tasso di interesse, ovvero la possibilità che il valore dei BTP scenda a causa dell’aumento dei tassi di interesse
- Il rischio di liquidità, ovvero la possibilità che i BTP non possano essere venduti sul mercato secondario al prezzo desiderato
Fattori che influenzano il rendimento dei BTP:
- L’andamento dell’inflazione
- Le decisioni della Banca Centrale Europea in materia di politica monetaria e tassi d’interesse
- Gli eventi economici e politici nazionali e internazionali
Inflazione andamento e prospettive
Se come abbiamo visto la maggior parte del rendimento dei BTP Italia è legato all’inflazione, allora il loro acquisto va ponderato principalmente in base a questo fattore e alle previsioni sul suo andamento nei prossimi anni.
Nel decennio 2010-2021 l’inflazione nell’Eurozona era sempre rimasta contenuta, sotto il 2% fissato come target dalla BCE, ancora nel 2021 era all’1,9% ma nel 2022 è schizzata all’8,1% mentre nel 2023 è scesa al 5,7%.
L’andamento è quindi difficilmente prevedibile, occorre però considerare che la BCE mira a un’inflazione del 2% come obiettivo per garantire la stabilità dei prezzi. Adotta di solito una politica monetaria accomodante per sostenere la ripresa, ma con l’inflazione che si mantiene su livelli troppo alti ha dovuto alzare velocemente i tassi d’interesse.
Il suo approccio sarà cruciale per indirizzare le attese d’inflazione e influenzare l’andamento dei prezzi nel medio periodo.
I BTP Italia coprono bene contro l’inflazione?
Una domanda che sembra scontata, ma che molti si sono posti, visto il complesso meccanismo di indicizzazione dello strumento.
La prima osservazione è che l’indicizzazione all’inflazione è ovviamente ritardata, quindi la copertura dall’inflazione è sempre imperfetta.
Un sempio, se un BTP paga la cedola il 10 maggio, a questa data l’Istat non ha ancora pubblicato l’indice Foi del mese (lo strumento usato per la rivalutazione), né l’indice ufficiale dell’inflazione di aprile (che viene diffuso nella seconda metà di maggio).
Qunidi per calcolare l’indice al 10 aprile si considera l’indice dei prezzi approssimato, al 10 marzo, questo significa che l’indicizzazione avviene con un ritardo di due mesi, e in presenza di un’inflazione crescente, questo riduce il rendimento reale.
Qualche commentatore più smaliziato potrebbe inoltre obiettare che l’inflazione calcolata dall’Istat non sia del tutto attendibile, ma piuttosto sottostimata a causa della scelta del paniere dei beni e altre questioni tecniche.
Conclusioni
I BTP Italia rappresentano un’opportunità per gli investitori che cercano un titolo di Stato relativamente “sicuro” e remunerativo.
Tuttavia è importante essere consapevoli dei rischi associati a questo tipo di investimento e scegliere la giusta strategia in base al proprio orizzonte temporale e tolleranza al rischio, e considerare che è molto difficile stimare l’adamento dell’inflazione nel prossimo futuro.
Questi titoli di stato possono quindi essere visti più come una copertura dal rischio di un aumento incontrollato e duraturo dei prezzi, e possono andare a integrare un investimento tradizionale a cedola fissa.