Le borse cinesi sono state penalizzate parecchio negli ultimi anni, con una perdita secca in omlti casi di oltre il 50% rispetto ai massimi segnati all’inizio del 2021.
Cause? l’eccessiva e ingombrate presenza del governo comunista che ha preso una serie di iniziative a contrasto delle imprese soprattutto quelle tecnologiche.
Dopo aver toccato il fondo all’inizio del 2024, ci sono poi stati segnali di ripresa degli investimenti, con un +30% dai minimi, vediamo quali possono essere le prospettive e quali strumenti utilizzare per investire in Cina con gli ETF.
Dati economici e previsioni
Crescita del PIL:
- Nonostante le fluttuazioni economiche globali, il PIL cinese è cresciuto del 5,2% nel 2023, superando le previsioni iniziali del 5,1%.1
- La Banca Mondiale prevede un rallentamento al 4,5% nel 2024, ma il potenziale a lungo termine rimane promettente.1
Spesa dei consumatori:
- Si prevede che la classe media cinese raggiungerà i 400 milioni entro il 2030, portando la spesa dei consumatori a 6,4 trilioni di dollari all’anno.2
- Le vendite di e-commerce in Cina supereranno i 1.700 miliardi di dollari nel 2023, rappresentando il 52,1% della quota di mercato globale.3
- L’industria automobilistica dovrebbe registrare 6 milioni di vendite di veicoli elettrici nel 2024, consolidando la posizione di leadership della Cina.4
Produzione industriale:
- La Cina rappresenta il 28% della produzione manifatturiera mondiale, il che la rende il primo produttore al mondo.3
- Nel 2023, la Cina ha prodotto 88 milioni di smartphone, 35 milioni di automobili e 290 milioni di tonnellate di acciaio.3
- La crescita della produzione industriale dovrebbe rimanere costante al 4-5% nei prossimi anni.3
Innovazione tecnologica:
- La Cina ospita oltre 300 unicorni (startup valutate oltre 1 miliardo di dollari), a dimostrazione del suo settore tecnologico in forte espansione.3
- La Cina è leader mondiale nei pagamenti mobili, con oltre l’80% delle transazioni effettuate in digitale.2
- Il governo cinese mira a diventare leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale entro il 2030, investendo molto in ricerca e sviluppo.
Andamento negli ultimi anni: l’autoritarismo politico ha pesato
La flessione del mercato è da ricercare nelle politiche governative autoritarie che hanno minato la fiducia dei consumatori e hanno prosciugato il dinamismo del settore privato. Le autorità hanno cercato di sgonfiare una bolla del mercato immobiliare nel 2020, ma sono state lente a reagire quando gli sviluppatori sono crollati.
Nel frattempo, i principali conglomerati dell’e-commerce si sono visti tarpare le ali da un assalto normativo ideologico contro quelli che il partito comunista considera eccessi aziendali, al costo di perdere opportunità e contrarre il mercato.
Anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno incombuto sul mercato e reso molti investitori stranieri più cauti nei confronti delle azioni cinesi. Washington ha dichiarato diverse società cinesi quotate in borsa non accessibili agli investitori statunitensi e alcune di esse sono state costrette a cancellarsi dalle borse americane.
Situazione in miglioramento? ecco un dato da monitorare
Di recente Pechino ha preso provvedimenti per sostenere il mercato azionario e affrontare i problemi economici di fondo, poendo un freno all’emorragia di capitali, spingendo i fondi controllati dallo Stato ad acquistare titoli, limitando le vendite allo scoperto e parlando del mercato. Ha inoltre promesso maggiori stimoli fiscali, che secondo alcuni analisti potrebbero favorire la crescita quest’anno.
Ma la ripresa del mercato azionario richiederà una risposta più decisa alla crisi immobiliare e uno sforzo sostenuto per stimolare l’economia, in particolare la domanda delle famiglie.
Nella Cina di Xi Jinping è sempre necessario tenere d’occhio i venti politici.
Anche se l’economia e il mercato immobiliare dovessero raggiungere il fondo nel 2024, ci sono segnali preoccupanti sulle intenzioni del governo nei confronti degli investitori azionari.
Negli ultimi mesi si sono susseguiti vari pronunciamenti rivolti ai mercati finanziari che suggeriscono una minore tolleranza per il business, invitando i cinesi a evitare di “concentrarsi esclusivamente sul profitto”.
Ma alcuni gestori di fondi torneranno inevitabilmente in Cina se l’economia e i mercati mostreranno segni di ripresa duratura, alcuni hedge fund operano attivamente dietre le quinte del mercato. I mercati cinesi saranno una destinazione in cui gli investitori potranno ottenere rapidi profitti.
Un modo per capire come potrà andare nel futuro il mercato è monitorare l’andamento degli investimenti chiamati “weekly flows in dedicated equity funds“, che quei servizi che permettono di investire nelle aziende cinesi al di fuori dei mercati di borsa e dei fondi, e che potrebbero anticipare un’inversione di tendenza come si vede già da inizio anno.
Quali sono gli indici chiave?
Per investire negli ETF è necessario conoscere gli indici chiave che tracciano la performance dei mercati cinesi:
- Indice China A50: Rappresenta le 50 maggiori società di azioni A per capitalizzazione di mercato.
- Indice CSI 300: Copre i 300 titoli più importanti del mercato delle azioni A.
- Indice Hang Seng: Riflette la performance dei titoli più grandi e liquidi quotati alla Borsa di Hong Kong.
- Indice Hang Seng Tech: Rileva la performance delle maggiori società tecnologiche in Cina. Questo indice è particolarmente interessante per gli investitori che cercano di capitalizzare il settore tecnologico cinese in piena espansione, che comprende aree come i servizi internet, il fintech e l’e-commerce.
- MSCI China include oltre 700 società cinesi a media e alta capitalizzazione (A, H, B shares, Red Chips e P chips) quotate sulle borse della Cina, inclusa quella di Hong Kong. Questo indice ponderato per capitalizzazione offre l’esposizione più completa e differenziata sulla Cina.
ETF in Cina da prendere in considerazione
Investire in Cina attraverso gli ETF è un modo efficace per acquisire esposizione ai mercati cinesi. Questi ETF possono includere una serie di attività, dalle azioni di società cinesi alle obbligazioni e ad altri strumenti finanziari.
Tra gli ETF cinesi più interessanti ad accumulazione )cioè con reinvestimento dei dividendi) ci sono:
- Cina Xtrackers csi 300 ISIN LU0779800910 ha una dimensione di quasi 900 milioni, un costo TER dello 0,50% ed è ad accumulazione in USD.
- Xtrackers MSCI China UCITS ETF 1C, ISIN LU0514695690, ha una dimensione di circa 800 milioni, 630 partecipazioni, a replica totale con TER dello 0,65%
- Xtrackers FTSE China 50 UCITS ETF 1C, ISIN LU0292109856 ha ovviamente 50 partecipazioni, una dimensione di 160 milioni e un TER dello 0,60%
Altri ETF interessanti in ordine sparso sono:
- iShares China Large-Cap ETF (FXI): si concentra sulle società cinesi a grande capitalizzazione, offrendo un’esposizione ad alcune delle aziende più grandi e influenti della Cina.
- SPDR SPX China ETF (GXC): Con un’esposizione più ampia, questo ETF include un’ampia gamma di titoli cinesi di varie capitalizzazioni di mercato.
- KraneShares CSI China Internet ETF (KWEB): Ideale per chi vuole investire specificamente nel settore internet cinese in rapida crescita, comprese le società di e-commerce e di tecnologia.
- VanEck Vectors ChinaAMC SME-ChiNext ETF (CNXT): contiene piccole e medie imprese cinesi, concentrandosi sul listino ChiNext, che è l’equivalente cinese di US 100.
- Global X MSCI China Consumer ETF (CHIQ): si rivolge al settore dei consumi concentrandosi su aree come i beni di consumo, la sanità e i servizi.
- X-trackers Harvest CSI 300 China A-Shares ETF (ASHR): offre l’accesso alle azioni A, che sono azioni di società con sede nella Cina continentale, fornendo un’esposizione a un segmento del mercato che in precedenza era di difficile accesso per gli investitori internazionali.
- Invesco China Technology ETF (CQQQ): si concentra sul settore tecnologico, includendo società di software, hardware e semiconduttori.
Ciascuno di questi ETF offre un modo unico di investire nel mercato cinese, da un’ampia esposizione a settori specifici. Su questo sito possiamo trovarne molti altri.
Considerazioni
Come abbiamo scritto è importante essere consapevoli della volatilità del mercato, delle tendenze economiche e del panorama politico che vanno analizzate visto il carattere gerarchizzato delle politica economica cinese. La volatilità del mercato può essere influenzata da cambiamenti normativi, politiche economiche e relazioni commerciali globali più o meno a rischio.
- Tendenze economiche: Tenere d’occhio gli indicatori economici cinesi come la crescita del PIL, la spesa dei consumatori e la produzione manifatturiera.
- Ambiente politico e normativo: Le politiche governative in Cina possono avere un impatto molto significativo sul mercato, maggiore rispetto a quelli dei paesi occidentali.
- Rischio valutario: Le fluttuazioni del valore dello yuan cinese possono influire sui rendimenti degli ETF cinesi.