TER: perchè devi valutarlo bene sul lungo periodo!

Il rapporto di spesa totale TER è un elemento importante per valutare i prodotti indicizzati, perchè misura quanto costa gestire un ETF o un fondo d’investimento.
Visto che il rendimento degli ETF è dato dall’andamento del mercato meno i costi di gestione, ecco che avere un TER basso diventa fondamentale, soprattutto se paragonato ai classici fondi, che in Italia costano mediamente 1,8-2% e oltre di commissioni all’anno.

Come vedremo nella seconda parte dell’articolo i costi di gestione sono un elemento che è meglio non sottovalutare, pena il perdere parecchio sui profitti finanziari.

Il TER Si calcola dividendo il costo di gestione dell’ETF per l’ammontare delle attività, sembra abbastanza semplice, ma la misura è imperfetta. Conosciamo il TER esatto solo alla fine di un periodo (di solito un anno), perché anche se l’emittente è in grado di prevedere esattamente i suoi costi, non ha modo di sapere quanto sarà investito nel fondo all’inizio.

I costi di gestione di un ETF

  • Commissioni sugli indici
    Gli ETF seguono gli indici, e spesso le società che emettono gli ETF non sono le stesse che compilano gli indici. Gli emittenti di ETF devono quindi pagare una commissione di licenza a società come S&P e MSCI che compilano gli indici.
  • I market maker
    Gli emittenti di ETF acquistano e vendono le azioni rappresentate nell’indice avvalendosi dei servizi di un market maker, di solito un gruppo di persone responsabili della creazione di quote di ETF acquistando e vendendo le singole azioni sottostanti sul mercato. Alcuni emittenti dispongono di questi servizi internamente, mentre altri si avvalgono di un market maker esterno, il che può influire sul TER.
  • Commissioni di negoziazione
    Quando i market maker acquistano e vendono azioni per creare quote di ETF, pagano una commissione di intermediazione
  • Spese legali e di revisione
    Gli emittenti devono rispettare la legislazione per proteggere gli interessi degli investitori. Garantire una conformità costante comporta costi legali e di revisione.
  • Spese operative
    Come qualsiasi altra azienda gli emittenti hanno dipendenti e uffici che devono essere pagati. La buona notizia è che gli emittenti di più di un ETF possono aggiungere altri prodotti senza aumentare troppo queste spese, riducendo nel tempo il TER di tutti i prodotti, un classico esempio di questo tipo è Vanguard.

Tendiamo a concentrarci sui costi che possiamo vedere, come i costi di intermediazione e le commissioni della piattaforma. Questi hanno un impatto sul rendimento del nostro investimento nel lungo periodo, ma è importante ricordare che non sono le uniche commissioni che intaccano il nostro investimento.

Approfindimenti sul TER: può tagliare le performance

Il TER può essere un killer silenzioso della performance degli investimenti, anche noi investitori non vediamo mai questo pagamento.
Il costo viene prelevato dai dividendi, quindi potremmo non accorgerci di pagare un TER elevato. Questo vale sia per gli ETF che distribuiscono dividendi, sia per gli ETF total return che reinvestono i dividendi per vostro conto.
A differenza delle commissioni di piattaforma e di intermediazione che compaiono sugli estratti conto, il TER viene detratto tranquillamente dai dividendi.
Spetta quindi a noi tenere sotto controllo i documenti informativi minimi per verificare quanto ci è costato il vostro ETF nell’ultimo anno.

È molto probabile che due ETF che seguano lo stesso indice, abbiano però TER diversi.
Questo perché alcuni emittenti sono più efficienti di altri, se, ad esempio un emittente ha un market maker interno, può mantenere un controllo più stretto sui costi.
In questo caso, l’ETF con un TER più basso supererà sempre l’ETF con un TER più alto.

Studi svolti su vari mercati hanno dimostrato che più è elevato è il costo di un prodotto finanziario minore sarà la sua performance, mentre pagare di più un gestore non sembra portare a risultati migliori!
Occorre quindi solitamente evitare fondi ed ETF con alti costi di gestione (ma non può essere una regola assoluta).

Nel grafico possiamo proprio vedere l’incidenza dei costi annuali che letteralmente “ammazzano” le performance soprattutto neli lungo period.

Consigli su come utilizzare il TER per selezionare gli ETF più adatti

  • Confronta i TER di ETF simili: quando stai valutando diversi ETF che investono nello stesso mercato o indice, confronta attentamente i loro TER per identificare l’opzione più conveniente.
  • Considera il tuo orizzonte temporale: se hai un orizzonte di investimento a lungo termine, il TER assume ancora maggiore rilevanza, poiché i costi incidono in maniera più significativa sui rendimenti cumulati nel tempo.
    Valuta il rapporto rischio-rendimento: oltre al TER, è importante valutare anche altri fattori come la volatilità, la liquidità e la diversificazione dell’ETF per trovare il miglior equilibrio tra rischio e rendimento.
    Verifica la reputazione del gestore: scegli ETF gestiti da società di investimento affidabili e con una solida esperienza nel settore.

Conclusioni

Come abbiamo visto il TER è un elemento cruciale da considerare quando si investe in ETF, comprendere e confrontare attentamente i TER dei diversi fondi può aiutare a prendere decisioni di investimento più informate e a costruire un portafoglio più efficiente e redditizio nel lungo termine.
Approfondimenti:
Investopedia – Cos’è il Ratio di Spesa Totale (TER)?
Morningstar – Guida al Ratio di Spesa Totale (TER)

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