Scopri le rendite passive con gli AIRDROP
e come partecipare
Il rapporto di spesa totale TER è un elemento importante per valutare i prodotti indicizzati, perchè misura quanto costa gestire un ETF o un fondo d’investimento.
Visto che il rendimento degli ETF è dato dall’andamento del mercato meno i costi di gestione, ecco che avere un TER basso diventa fondamentale, soprattutto se paragonato ai classici fondi, che in Italia costano mediamente 1,8-2% e oltre di commissioni all’anno.
Come vedremo nella seconda parte dell’articolo i costi di gestione sono un elemento che è meglio non sottovalutare, pena il perdere parecchio sui profitti finanziari.
Il TER Si calcola dividendo il costo di gestione dell’ETF per l’ammontare delle attività, sembra abbastanza semplice, ma la misura è imperfetta. Conosciamo il TER esatto solo alla fine di un periodo (di solito un anno), perché anche se l’emittente è in grado di prevedere esattamente i suoi costi, non ha modo di sapere quanto sarà investito nel fondo all’inizio.
Tendiamo a concentrarci sui costi che possiamo vedere, come i costi di intermediazione e le commissioni della piattaforma. Questi hanno un impatto sul rendimento del nostro investimento nel lungo periodo, ma è importante ricordare che non sono le uniche commissioni che intaccano il nostro investimento.
Il TER può essere un killer silenzioso della performance degli investimenti, anche noi investitori non vediamo mai questo pagamento.
Il costo viene prelevato dai dividendi, quindi potremmo non accorgerci di pagare un TER elevato. Questo vale sia per gli ETF che distribuiscono dividendi, sia per gli ETF total return che reinvestono i dividendi per vostro conto.
A differenza delle commissioni di piattaforma e di intermediazione che compaiono sugli estratti conto, il TER viene detratto tranquillamente dai dividendi.
Spetta quindi a noi tenere sotto controllo i documenti informativi minimi per verificare quanto ci è costato il vostro ETF nell’ultimo anno.
È molto probabile che due ETF che seguano lo stesso indice, abbiano però TER diversi.
Questo perché alcuni emittenti sono più efficienti di altri, se, ad esempio un emittente ha un market maker interno, può mantenere un controllo più stretto sui costi.
In questo caso, l’ETF con un TER più basso supererà sempre l’ETF con un TER più alto.
Studi svolti su vari mercati hanno dimostrato che più è elevato è il costo di un prodotto finanziario minore sarà la sua performance, mentre pagare di più un gestore non sembra portare a risultati migliori!
Occorre quindi solitamente evitare fondi ed ETF con alti costi di gestione (ma non può essere una regola assoluta).
Nel grafico possiamo proprio vedere l’incidenza dei costi annuali che letteralmente “ammazzano” le performance soprattutto neli lungo period.
Come abbiamo visto il TER è un elemento cruciale da considerare quando si investe in ETF, comprendere e confrontare attentamente i TER dei diversi fondi può aiutare a prendere decisioni di investimento più informate e a costruire un portafoglio più efficiente e redditizio nel lungo termine.
Approfondimenti:
Investopedia – Cos’è il Ratio di Spesa Totale (TER)?
Morningstar – Guida al Ratio di Spesa Totale (TER)